TRATTAMENTO IVA – IMPRESE
L’IVA relativa all’acquisto dei beni regalati è detraibile se gli stessi sono:
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 13.7.2009, n. 34/E, richiamando l’art. 1, DM 19.11.2008, sono considerate “di rappresentanza“: “le spese per erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare, anche potenzialmente, benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore”.
In particolare, l’inerenza delle spese di rappresentanza sussiste a condizione che le stesse siano:
Gli omaggi natalizi ai clienti, oltre a poter essere qualificati spese di rappresentanza, costituiscono cessioni gratuite ai fini IVA, se si tratta:
Dal combinato disposto dei citati artt. 2 e 19-bis1, la situazione è così sintetizzabile.
La cessione gratuita a clienti di beni non oggetto dell’attività dell’impresa risulta, pertanto, sempre irrilevante ai fini IVA, a prescindere dall’ammontare del relativo costo unitario.
Considerata la tipologia degli “omaggi” tipici del periodo natalizio, al fine di verificare il superamento o meno del limite di euro 50,00 e la detraibilità dell’imposta merita rammentare che se l’omaggio è rappresentato da più beni costituenti un’unica confezione (ad esempio, cesto regalo) è necessario considerare il costo dell’intera confezione e non quello dei singoli componenti.
È quindi indetraibile l’iva relativa all’acquisto di un cesto di costo superiore a euro 50,00 ancorché composto da beni di costo unitario inferiore a tale limite.
La detrazione dell’iva è riconosciuta anche se i beni regalati sono costituiti da alimenti e bevande (spumante, panettone, torrone, ecc.), a condizione che:
TRATTAMENTO IVA – IMPRESE
La cessione/erogazione gratuita di beni/servizi a favore dei dipendenti non può essere considerata spesa di rappresentanza, in quanto, come chiarito dall’Agenzia nella citata Circolare n. 34/E, non si configura la finalità promozionale.
Di conseguenza l’IVA relativa ai beni destinati ai dipendenti è indetraibile per mancanza di inerenza con l’esercizio dell’impresa, arte o professione a prescindere dall’ammontare del costo.
TRATTAMENTO IRPEF/IRES
Ai sensi dell’art. 95, comma 1, TUIR sono ricomprese fra le spese per prestazioni di lavoro deducibili anche quelle sostenute in denaro/natura a titolo di liberalità a favore dei lavoratori. Per i lavoratori autonomi il costo degli omaggi destinati ai dipendenti è deducibile ai sensi dell’art. 54, comma 1, TUIR, avente una portata applicativa analoga a quella del citato art. 95.
Ai sensi dell’art. 51, comma 3, TUIR, come confermato dall’Agenzia delle Entrate, al fine di verificare la tassazione in capo ai dipendenti delle erogazioni liberali concesse in occasione di festività, è necessario distinguere a seconda che le stesse siano in denaro ovvero in natura. Sul punto vanno considerate le modifiche apportate alla disciplina “ordinaria” ad opera della Legge n. 213/2023, Finanziaria 2024 (art. 1, comma 16), ossia:
Il predetto limite di euro 2.000,00 è riconosciuto:
Per i lavoratori dipendenti che non hanno figli a carico, la non concorrenza alla formazione del reddito imponibile dei beni e servizi ricevuti dal datore di lavoro è limitata a euro 1.000,00.
In merito va altresì evidenziato che:
In merito alla eventuale cessione a clienti/dipendenti, quale omaggio natalizio, di beni o servizi facenti parte dell’attività d’impresa, trattandosi di una particolare disciplina con specifiche regole fiscali, lo Studio resta a disposizione per fornire se del caso i necessari chiarimenti.
Il buffet/pranzo/cena organizzati dall’impresa/datore di lavoro per lo scambio degli auguri costituiscono una prestazione di servizi gratuita e non rientrano quindi nelle cessioni gratuite di beni sopra analizzate.
In merito, nella citata Circolare n. 34/E, l’Agenzia ha specificato che le spese per feste e ricevimenti in occasione di ricorrenze aziendali e festività costituiscono spese di rappresentanza se all’evento non sono presenti esclusivamente i dipendenti.
Quindi, la spesa sostenuta dal datore di lavoro per il buffet / pranzo / cena di Natale organizzati: